EMMETROPIA
In un occhio emmetrope, la luce proveniente da un oggetto posto ad una certa distanza, almeno 4 metri, viene focalizzata sulla retina senza l’intervento dell’accomodazione. L’accomodazione è un meccanismo che determina una variazione di curvatura (e quindi di potere) del cristallino e va riducendosi con l’avanzare dell’età. Dal momento in cui questo capacità si riduce troppo, iniziamo a parlare di presbiopia.
In un occhio emmetrope quindi, in condizione di riposo (inteso come riposo del cristallino e quindi senza intervento dell’accomodazione), l’immagine di un oggetto posto all’infinito (ma possiamo tranquillamente riferirci ad una distanza dell’ordine dei 4 metri), si forma esattamente sulla retina. La condizione di emmetropia è illustrata in Fig.1. Quando non é rispettata questa condizione, si parla di occhio ametrope.
MIOPIA
Sempre facendo riferimento ad un oggetto posto ad una distanza infinita (che possiamo simulare ad almeno 4 metri), con il termine “miopia” si fa riferimento a una condizione in cui l’immagine generata dal sistema ottico dell’occhio è a fuoco in un punto che precede la retina. L’oggetto osservato sarà pertanto percepito sfuocato, poiché l’immagine non è focalizzata sull’area deputata alla percezione visiva (la retina appunto) ma da qualche altra parte. Si parla quindi di occhio con eccesso di potere e non mancanza, come comunemente si sente dire. Infatti, questo difetto si corregge con lenti negative (occhiale o lente a contatto) per ridurre il potere dell’occhio. La condizione di miopia è illustrata in Fig.2
IPERMETROPIA
Posto un oggetto all’infinito, in condizione di ipermetropia e senza l’intervento dell’accomodazione, il sistema ottico dell’occhio focalizza l’immagine oltre la retina e questo determina la percezione dell’oggetto come sfocato. Si parla quindi di occhio con difetto di potere che può essere corretto con lenti positive (occhiale o lente a contatto).
La condizione di ipermetropia è illustrata in Fig.3
ASTIGMATISMO
L’astigmatismo è una condizione refrattiva in cui la luce proveniente da un oggetto si focalizza in più di un punto. Nell’astigmatismo regolare, quello presente nella maggior parte dei soggetti astigmatici, la focalizzazione dell’immagine avviene in due punti precisi (e non uno solo) per cui di norma la visione risulta quasi sempre sfuocata e i diversi gradi di sfuocamento dipendono dal grado dell’astigmatismo. La correzione di questo tipo di difetto può essere ottenuta con lenti toriche (occhiale o lente a contatto).
La condizione di astigmatismo è illustrata in Fig.4
In caso di astigmatismo irregolare, spesso generato da irregolarità della superficie corneale, i punti di focalizzazione possono essere molteplici avendo come risultato una pessima qualità visiva. Questo tipo di difetto non è pienamente compensabile mediante occhiale (normalmente i risultati non sono soddisfacenti dal punto di vista visivo). Le migliori soluzioni al momento disponibili sono le lenti a contatto Rigide Gas Permeabili (RGP) e le lenti a contatto Morbide. La lente a contatto, applicata in modo opportuno e di regola costruita in modo del tutto personalizzato, “maschera” le irregolarità della superficie corneale riducendo (e spesso annullando) le distorsioni altrimenti presenti.
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